XIV. La Natura Materiale

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Testi del Vedanta, dello Yoga e della tradizione Hindu.

Dal 2001 Visionaire.org è scritto, illustrato, pubblicato da Beatrice Polidori (Udai Nath)

1. Il Signore Beato disse: Ti esporrò ancora questa saggezza suprema, la conoscenza più elevata, con la quale i saggi hanno raggiunto la perfezione suprema.
2. Colui che possiede saldamente questa conoscenza può raggiungere la Mia stessa natura. Allora non rinascerà più al tempo della creazione, e al momento della dissoluzione non ne sarà turbato.
3. Nel grembo della natura è la sede del concepimento e io fecondo la natura rendendo così possibile la nascita di tutti gli esseri, o discendente di Bharata.
4. Di tutte le forme viventi, da qualsiasi grembo nascano, la natura è la madre che accorda loro un corpo e io ne sono il padre che accorda loro lo Spirito.
5. La natura materiale è formata da tre influenze: sattva, rajas, tamas. Quando l'essere vivente entra in contatto con la natura materiale diventa condizionato da queste influenze.
6. O Arjuna senza peccato, sappi che sattva, la più pura delle influenze materiali, è luminosa e priva di malattia. Chi è sotto il suo influsso sviluppa conoscenza, ma diventa condizionato dal senso di felicità che essa procura.
7. Rajas consiste in desideri ardenti e senza fine, o figlio di Kunti. Essa lega l'anima incarnata all'azione e ai suoi frutti.
8. O discendente di Bharata, tamas nasce dall'ignoranza ed è causa d'illusione per tutti gli esseri. Esso vincola con la negligenza, il torpore e la stupidità.
9. Sattva incatena l'uomo alla felicità, rajas alle azioni, tamas all'ignoranza.
10. Talvolta rajas prevale su sativa e tamas, talvolta è sattva a vincere rajas e tamas, altre volte ancora tamas vince sattva e rajas. Così, o discendente di Bharata, questa lotta per il predominio non finisce mai.
11. Quando tutte le porte del corpo sono illuminate dalla conoscenza, si possono sperimentare gli effetti del sattva.
12. O migliore dei Bharata, quando aumenta il rajas aumentano i segni dell'attaccamento, i desideri incontrollabili, le aspirazioni ardenti e gli sforzi intensi.
13. O figlio di Kuru, quando il tamas cresce, allora vengono le tenebre, l'inerzia e l'illusione.
14. Chi muore sotto l'influenza del sattva sale ai mondi più elevati, i mondi puri dove vivono i grandi saggi.
15. Chi muore sotto l'influenza del rajas rinasce tra gli uomini che si dedicano all'azione interessata; chi muore sotto l'influenza dell'ignoranza rinasce tra coloro che sono privi di ragione.
16. L'attività compiuta sotto l'influenza del sattva porta alla purificazione, quella compiuta sotto l'influenza di rajas porta alla sofferenza, e quella compiuta nell'ignoranza porta alla stupidità.
17. Dal sattva nasce la vera conoscenza, dal rajas nasce l'avidità, e dal tamas nasce l'illusione.
18. Coloro che sono guidati dal sattva si elevano verso l'alto, coloro che sono dominati dalla passione rimangono su regioni intermedi, terrestri, e coloro che sono avvolti dall'ignoranza scivolano nei mondi infernali.
19. Quando in ogni azione si vede che nulla sfugge alle tre influenze della natura materiale, e che io, il Signore Supremo, le trascendo, allora si può cercare la Mia essenza.
20. Quando l'essere incarnato è capace di superare le tre influenze della natura materiale si libera dalla nascita, dalla morte, dalla vecchiaia e dalle sofferenze che ne derivano e può gustare il nettare della liberazione in questa vita stessa.
21. Arjuna disse: O Signore, da quali sintomi si riconosce l'essere che ha superato le tre influenze materiali? Come si comporta? E come trascende queste influenze?
22-25. Il Signore Beato disse: Colui che non prova avversione davanti all'illuminazione, all'attaccamento e all'illusione, né prova desiderio per queste cose in loro assenza; che essendo al di là di questi frutti portati dalle tre influenze materiali rimane neutrale, sempre impassibile, consapevole che niente agisce al di fuori di queste influenze; colui che guarda con occhio eguale la gioia e la sofferenza, e considera dello stesso valore la zolla di terra, il sasso e l'oro; colui che è saggio e reputa identici l'elogio e il biasimo; che non è turbato né dall'onore, né dal disonore, che tratta con imparzialità l'amico e il nemico; colui che ha rinunciato a ogni attività interessata; di questi si dice che ha trasceso le tre influenze della natura materiale.
26. Chi si impegna completamente nel servizio devozionale, senza mai deviare, trascende subito le tre influenze della natura materiale e raggiunge così l'unione col Brahman.
27. Io sono il fondamento del Brahman impersonale, che è immortale, inesauribile, eterno, origine della felicità assoluta.

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