Estrai 3 Carte

VISIONAIRE.ORG

Testi del Vedanta, dello Yoga e della tradizione Hindu.

Dal 2001 Visionaire.org è scritto, illustrato, pubblicato da Beatrice Polidori (Udai Nath)

 

Il simbolo della Temperanza e' associato all'Arte alchemica, alla trasformazione della sostanza naturale e volgare in sostanza immortale e salvezza. Si entra nella vera Opera trasformativa quando l'esperienza vivente ha raggiunto un livello di trasformazione già radicale. Come dicono spesso coloro che ben conoscono il Cammino: la Meta è solo l'Inizio. L'agitazione mentale è scomparsa, l'esteriorità dell'ego abbandonata, l'attenzione può rivolgersi completamente alla realizzazione.

L'arte che si deve apprendere è costituita da acquisizioni fondamentali: la purificazione, la pazienza, la giusta misura, la cura costante o attenzione, l'equanimità, la stabilità, la competenza nella guarigione. In questo processo, attraverso la purificazione e l'eliminazione delle scorie volgari, gli elementi del mondo interiore si trasformano, passando dalla contrapposizione al mescolamento vitale, incontrandosi per preparare la germinazione della vita.

Per queste ragioni, apparentememte astruse, la carta muta il significato da putrefazione in gestazione. E' l'azione impersonale che unisce e prepara, che mescola e tempera le contraddizioni, e che separa e purifica ciò che impedirebbe l'unione. Il suo procedere è lento e sicuro; la cura che richiede massima. Dalla macerazione e dal congiungimento degli elementi vitali si prepara la creazione spontanea, l'energia vivificatrice purissima, abbondante e incorrotta.

Nell'oracolo è tempo di preparazione, di promesse e di attesa gioiosa. E' la nuova vita che trasportiamo senza saperlo, racchiusa all'interno, come un desiderio legittimo e fecondo, per il quale dobbiamo riservare la massima cura: non disperderlo, non gettarlo, non rifiutarlo, non cercare di accellerarne i tempi, ma procedere gentilmente e con equilibrio fino al tempo della sua rivelazione.


 

Il Matto

Il Folle è l'inizio di ogni cosa, il vivente nella sua primitiva purezza, l'entusiasmo e l'incertezza, la libertà perfetta e spaventosa, al di là di qualsiasi legame, prima di ogni relazione.

Il Folle, l'indeterminato e incondizionato, il Puro Folle o il Puro Cercatore, è il simbolo iniziale dei Tarocchi, a indicare la condizione fondamentale del ricercatore: essere errante, solo, debole, estraneo e uguale ai suoi simili; senza nome né identità, senza volto né guida. Origine e fine di ogni sentiero umano è la carta con cui il cerchio dei tarocchi si ricongiunge su se stesso.

E' l'umile peccatore che si rivolge alla Madre divina:
Non conosco come si acquistano i meriti
non conosco la strada del pellegrino
non conosco la via della salvezza
non so immergere la mia mente in Dio
non conosco l’arte della devozione
non conosco la pratica dell’ascesi, O Madre -
Sei Tu il mio rifugio e il mio solo rifugio, Signora. (Bhavani Ashtakam - Adi Shankaracharya)

E' il saggio incantato dalla gloria divina:
Non ho meriti né demeriti, nessun piacere e nessun dolore,
Non conosco i canti sacri, non le scritture, né il fuoco sacrificale,
Non sono cibo e non consumo cibo,
Io sono Shiva, Io sono Shiva, Essere, Coscienza e Beatitudine (Nirvana Ashtakam - Adi Shankaracharya)

Nell'oracolo rappresenta purezza, innocenza, disorientamento. E' l'inaspettato, lo stupore, lo sguardo incontaminato. Può rappresentere l'inizio inatteso di un nuovo corso, o la condizione di chi cerca un'indicazione, anche casuale, per intraprendere una via. Può corrispondere a sentimenti di abbandono o di esclusione, di scasa fiducia nelle proprie capacità e disorientamento. Si tratta allora di ascoltare la nuova condizione che emerge da questo stato, e assecondare la possibilità che si verifichi l'impensato, mantenendo lo sguardo puro e il cuore innocente, libero da ogni aspettativa o desiderio convenzionale.


 

 

La Stella segna il disvelamento del piano divino di cui siamo stati da sempre destinatari e depositari, spesso inconsapevolmente. La rivelazione della Stella è il riconoscimento di una ispirazione celeste e luminosa che ha guidato i nostri passi, secondo una legge armonica segreta, che finalmente ci diventa evidente. E' ispirazione che ha parlato nel cuore, il disegno d'amore, la speranza che abbiamo coltivato e che si è realizzata, ormai lontana da ogni bisogno egoistico, per pura attrazione.

L'uscita dalla visione inferiore è segnata dal ritorno alla contemplazione delle Stelle. Gli astri sono perciò la visione dello spirito oltre la dimensione umana, il divenire che non è stabilito dall'accadere di eventi, ma dalla lenta espansione del cosmo in sé stesso. Gli astri possono indicare la Via, non per scoprire eventi legati alla contingenza terrena, ma per raggiungere il centro e la meta del loro viaggio cosmico. Così i Magi raggiunsero il Bambino.

Alla stella e agli astri è associata la Musica, il suono primordiale che proviene dal coro delle Sfere. La Musica che ascoltarono i veggenti Vedici, su cui intonarono e trascrissero gli Inni alle prime potenze del cosmo, gli Dei delle origini, i luminari creatori.

Da questa musica proviene infatti l'autentica creazione spirituale, che non è invenzione, ma rivelazione, intuizione e canto dell'Unità armonica dei mondi.

Nell'oracolo è la premonizione del disvelamento dell'amore e del sentimento più puro, di armonia e sensibilità, o ispirazione e creazione.


 

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