La Luna - N.18

VISIONAIRE.ORG

Testi del Vedanta, dello Yoga e della tradizione Hindu.

Dal 2001 Visionaire.org è scritto, illustrato, pubblicato da Beatrice Polidori (Udai Nath)

 

 

La Luna è la regina del cielo e degli astri, l'intelligenza che dirige il movimento dei cieli, delle stagioni e delle acque perenni dell'oceano cosmico.

Nella cultura Vedica, la Luna era l'astro superiore al Sole, che guida l'uomo quando anche il sole è assente, oltre la coscienza razionale del visibile. Luminare secondo solo all'Atman, alla pura coscienza senza oggetto. La falce di Luna adorna la chioma di Shiva, che perciò è chiamato Chandrasekhara, il Signore della Luna, o dell'intelligenza del cosmo.

Questa funzione seconda solo all'Assoluto corrisponde alla polarità femminile del divino, non quale mera potenza, ma coscienza e divenire, inseparabili. E' la duplice natura, è la coesistenza dell'uno e del molteplice; è l'illusione della manifestazione, nell'intercalare della sua presenza ciclica, dell'espandersi e riassorbirsi del respiro e dei mondi. E' presenza di contemplazione, oltre il potere del manifesto e del latente. E' del divino il Volto, la Luce perenne, che inonda con il flusso la vita o la riassorbe scomparendo. Gioco di pura illusione e di riflesso, di una realtà che invece non muta.
La disposizione dell'aspirante deve essere quella di lasciarsi guidare dalla Pura Funzione, con la leggerezza di un flusso vitale che attende di essere inalato dal respiro divino, e così raggiungerlo in un soffio, senza resistenza.

Tutta la natura riposa di notte nella piena fiducia del risveglio, il mondo vivente si abbandona alla notte e al suo ciclo, in cui la coscienza si allontana dagli oggetti per assottigliarsi nel ritmo del respiro.
La notte a volte è accompagnata dai sogni, che la Luna dispensa per accompagnare nella visione dell'inconscio. Altre volte è perfetta aderenza all'abbandono, oltre il quale nessuno può andare ad occhi aperti, ed è lo stato senza alcuna percezione. La luce lunare illumina questi stati di coscienza - non soggetti ad altra coscienza che il Quarto, il Brahman, quello che sovraitende l'intero ciclo.

Nell'oracolo la Luna è espressione di un mondo che sfugge al nostro controllo diretto e perciò può suscitare paura, fascino o stupore per la scoperta di segreti inimmaginati. E' un passaggio oltre la sfera usuale dell'esperienza, non privo di inganni e pericoli, ma anche indispensabile, come il sonno, a restituirci alla salute. Insegna a osservare la vasta parte della vita che è oltre la coscienza ordinaria e la volontà, a riconoscere i propri limiti, perchè con veridicità si arrivi a conoscere se stessi.


 

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