Estrai 3 Carte

VISIONAIRE.ORG

Testi del Vedanta, dello Yoga e della tradizione Hindu.

Dal 2001 Visionaire.org è scritto, illustrato, pubblicato da Beatrice Polidori (Udai Nath)

La figura della Papessa è legata al mito sacerdotale femminile antico, che incarnava l'energia vitale nascosta, la scintilla divina invisibile al mondo - o ne fungeva da custode. Era di solito la figura di una profetessa o sciamana, dedicata al divino fin da bambina e consacrata per sempre a esserne la voce e l'interlocutore. Le sue funzioni nella società e nel culto erano indispensabili e stabilivano il fondamento su cui si basavano le leggi e le decisioni degli uomini, secondo un disegno sacro. La sua figura era anche di conforto muto, presenza esplicita e materiale di vicinanza divina e cosmica che accoglie le suppliche e i bisogni degli uomini, che veglia su di loro e li guida con la legge e con la sapienza delle cose eterne.

La matrice non generante di ogni esistenza, la depositaria della verità, della memoria collettiva, e della conoscenza dei segreti. La potenza e la presenza del Divino. Nel RgVeda la Parola Sacra è rappresentata dalla dea Vac, che occupa grande rilievo nella visione sacerdotale del cosmo. Nell'Inno del RgVeda (10.125) è descritta "muoversi" in compagnia degli dei, e trasportarli, partorirli, crescerli, avvolgerli, insieme a tutte le creature esistenti. In questo senso la Parola, Vac, occupa il ruolo del Demiurgo, manifestazione personificata del potere cosmogonico. La sua natura essenziale è definita dall'essere perennemente uguale a se stessa, nonostante le innumerevoli forme temporali: "Io - così come sono - sono i molti dei che venerate in vari luoghi/ Io abito tutti i luoghi sacri e vivo dentro le tante forme".
La Parola Sacra appare agli uomini coperta da un mistero quasi impenetrabile, rivelata solo a pochi iniziati, votati al silenzio. La sua manifestazione, per tutti, è data dalle istruzioni spirituali e morali, dai canoni dell'arte e della tradizione.

Nell'oracolo rappresenta la madre, la sapienza, la tradizione, la conoscenza del profondo e dei misteri; la donna matura, la personalità autentica, le forme archetipe, le potenza celesti, il sentimento del Sacro, la consacrazione. Tutto cio' che ha a che fare con la conoscenza, lo studio delle leggi naturali e soprannaturali e dell'animo umano. La dispensatrice della cura e della vera guarigione.

 

 

Il carro ha rappresentato il veicolo privilegiato dei potenti, dei grandi guerrieri, dei re. Anche del Sole si diceva viaggiasse su di un carro nel suo transito quotidiano attraverso il cielo. Dunque, oltre che un semplice mezzo, fu il segno del trionfatore, del vittorioso, e un simbolo riservato alla celebrazione degli eventi religiosi e popolari.

L'eroe mitico è vestito di Sole, ed è egli stesso la potenza solare ancora non svelata che veste un'armatura o un "mezzo" per iniziare il suo percorso di svelamento. La figura che siede nell'abitacolo del carro è un giovane che aspira alla conoscenza capace di conferirgli la vittoria ed è colui verificherà la sua competenza pratica nella battaglia decisiva.

Il Mahabharata ci mostra Arjuna, l'eroe giusto, dall'animo nobile, affidare il suo carro a Krishna, l'avatara divino che saprà condurre il giovane guerriero alla piena realizzazione del Dharma. Il Carro è per estensione simbolo di istruzione e di cammino, di viaggio e di scoperta, di progresso e di evoluzione. Il successo decretato al vincitore è legato, tradizionalmente, al compimento delle azioni lasciate incompiute dai padri e al progresso dell'umanità, o della porzione di umanità, che è affidata alle nostre cure. La condizione del vincitore non è scopo di per sé, ma il riconoscimento di avere cancellato i debiti del passato e superato gli ostacoli del presente, e dell'io.

Nell'oracolo indica un tempo carico di energie e di promesse, dove si lavora con entusiasmo ad un progetto utile; suggerisce un atteggiamento positivo, concentrato e limpido; un buon controllo di sé e fiducia nei propri mezzi; la rimozione degli ostacoli e di tutto ciò che si oppone alla realizzazione desiderata; l'utilizzo di competenze e mezzi appropriati per arricchire il proprio cammino.

Un progetto, un cammino o un viaggio che incomincia, carico di promesse. Vittoria o soluzione dei problemi. Uscita dal dubbio e dall'apatia. Inizio di nuove imprese.

 


 

 

L'Innamorato o Gli amanti è la carta che rappresenta lo sdoppiamento nella relazione amorosa, la contrapposizione che deve diventare armonia e completamento. L'esistente è creato da una serie infinita di contrapposizioni, che sono sempre specchio dello stesso legame amoroso; la contrapposizione crea tutto l'esistente, raggiungendo la sua unità nel cuore e creando legami di connessione benefici per tutti.

Quella che segue è una meditazione dalla Taittirya Upanishad, che intende illustrate le maggiori contrapposizioni del cosmo per comprenderne la natura necessaria e amorevole. Questo insegnamento è detto della "grammatica", ovvero delle cose basilari.

"La Terra è la prima lettera, il Paradiso è l’ultima lettera; il Cielo è il cuore, Vayu (il vento) è la connessione. Il fuoco è la prima lettera, il sole è l’ultima lettera; l’acqua è il cuore, la luminosità è la connessione. Il maestro è la prima lettera, lo studente l’ultima lettera; la conoscenza è il cuore; l’istruzione è la connessione. La madre è la prima lettera, il padre è l’ultima lettera; la progenie il cuore, la continuità è la connessione. La mandibola è la prima lettera, la mascella è l’ultima lettera; la parola è il cuore; la lingua è la connessione. Queste le grandi contrapposizioni. Chiunque medita su queste contrapposizioni, così enunciate, otterrà la progenie, gli animali, la gloria, la santità, il cibo, i mondi celesti."

La difficoltà umana ad acconsentire a questa necessità è manifestata dal dubbio dell'Innamorato, che teme il sacrificio della propria unicità, che vede la frammentazione e la dispersione minacciare la propria identità. La tensione raffigurata è il problema e la soluzione stessa, che spinge oltre i propri confini personali, a incontrare un altro, o molti altri, e attraverso la relazione reciproca a dare vita a un movimento e una creazione capace di ricondurci, con la sua stessa spinta, all'Origine, all'essenza - e con l'essenza a un principio comune, limpido e continuo che permetta di riconciliare la persona individuale con le differenze apparenti e le altre entità in cui il Principio stesso si manifesta.

Nell'oracolo indica il tempo delle scelte e degli incontri. E' tempo di abbandonare le preoccupazioni individualiste e incontrare il prossimo, e riconoscere l'amore.
Indicativa di una probabile esperienza di incontro, condivisione, amicizia e sentimento, la carta spinge anche a ricercare obiettivi che riguardano la collettività, la famiglia, il gruppo, il sociale.

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